La dott.ssa Francesca Biagioni del Laboratorio dei Disturbi del Movimento, diretto dal Prof. Francesco Fornai, presenterà il 15 settembre 2022 un poster scientifico al 75° Congresso Nazionale SIAI 2022, sul ruolo dell’Alfa-Sinucleina nelle sostanze d’abuso.
Francesca Biagioni ci spiega: “La metanfetamina produce una varietà di effetti tossici nel cervello, che possono spiegare le alterazioni dell’attività delle cellule cerebrali, i neuroni.
Nel nostro lavoro abbiamo dimostrato come la metanfetamina determina non solo alterazioni strutturali di questi neuroni ma perfino alterazioni genetiche a lungo termine che coinvolgono specificamente l’espressione della alfa sinucleina.
Questa proteina è una proteina chiave nella neurodegenerazione e nella funzionalità dei neuroni. II significato di questa proteina nei processi di neurodegenerazione rimane ancora oggetto di controversie scientifiche ma appare evidente come un suo accumulo porti inevitabilmente alla sofferenza delle cellule cerebrali, che risultano rallentate nei normali processi cellulari. Queste alterazioni dei circuiti cerebrali che si protraggono nel tempo, possono condurre ad una variazione della soglia di neurotossicità, sensibilizzazione, dipendenza e neurodegenerazione.
Questi studi sono fondamentali per chiarire la fisiopatologia delle patologie da accumulo di proteine che sono purtroppo concomitanti non solo alle sostanze d’abuso ma sono un meccanismo comune anche a numerose altre patologie come la Malattia di Parkinson e la Malattia di Huntingon e sono riscontrabili persino nei tumori cerebrali come i glioblastomi”.
Consulta il link del Poster Scientitico: Poster SIAI Biagioni
Methamphetamine produces a variety of toxic effects in the brain, which can explain the alterations in the activity of brain cells, the neurons.
In our work we have shown how methamphetamine causes not only structural alterations of these neurons but even long-term genetic alterations that specifically involve the expression of alpha synuclein.
This protein is a key protein in neurodegeneration and neuron function. The significance of this protein in neurodegeneration processes still remains the subject of scientific controversies but it is evident that its accumulation inevitably leads to the suffering of brain cells, which are slowed down in normal cellular processes. These protracted alterations of the cerebral circuits can lead to a change in the threshold of neurotoxicity, sensitization, addiction and neurodegeneration. These studies are fundamental to clarify the pathophysiology of protein storage diseases that are unfortunately concomitant not only with substances of abuse but are also a mechanism common to numerous other diseases such as Parkinson’s disease and Huntingon’s disease and are also found in brain tumors such as glioblastomas.