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PET TC: a cosa serve e quando farla?

Al Neuromed piattaforma diagnostica d’avanguardia e convenzionata con SSN 

La PET, o Tomografia a Emissione di Positroni, è una sofisticata tecnica diagnostica di Medicina Nucleare. Questa metodica offre informazioni dettagliate sulle patologie degli organi e dei tessuti del corpo, rispondendo a specifici quesiti clinici con estrema precisione. La PET trova particolare utilizzo in oncologia per la diagnosi e la stadiazione dei tumori, nonché nel follow-up post-chirurgico o radioterapico per monitorare l’andamento dei trattamenti. Inoltre, la PET è utile in neurologia per distinguere l’Alzheimer da altre demenze, in cardiologia per analizzare il flusso sanguigno e la vitalità dei tessuti cardiaci, e in ortopedia per valutare infezioni vertebrali e protesi infette.

E’ un esame invasivo? 

La PET è un esame non invasivo che non comporta rischi significativi per il paziente. Si effettua tramite un radiofarmaco somministrato per via endovenosa, composto da una molecola tracciante che mappa il processo patologico di interesse e un atomo che emette positroni a breve emivita. Questo farmaco “illumina” le cellule target, evidenziando eventuali patologie e permettendo una stadiazione precisa. Ogni radiofarmaco è progettato per legarsi specificamente ai tessuti di interesse, garantendo un alto grado di precisione diagnostica.

Come si esegue l’esame PET?

Dopo la somministrazione del radiofarmaco, il paziente attende un periodo variabile, generalmente tra 60 e 90 minuti, per consentire al farmaco di distribuirsi nel corpo e raggiungere i tessuti di interesse. L’esame vero e proprio dura circa 20 minuti, con variazioni in base al tessuto da analizzare. In Neuromed un nuovo tomografo PET digitale riduce il tempo di esame e diminuisce l’attività somministrata del radiofarmaco.

Durante l’esame, il paziente rimane supino e immobile in un macchinario a forma di anello aperto, il tomografo, che registra le radiazioni emesse dal farmaco e riproduce le immagini su un computer. Prima della PET, viene sempre eseguita una TAC con lo stesso tomografo per una corretta ricostruzione delle immagini e localizzazione anatomica. In casi selezionati, viene eseguita anche una TAC con mezzo di contrasto per ottenere una doppia diagnosi in una sola seduta.

 

Come prepararsi all’esame PET?

Per prepararsi all’esame PET, è necessario mantenere il digiuno per almeno 6 ore. Nel caso di PET con 18F-FDG, si consiglia una dieta priva di carboidrati la sera precedente. È importante che il paziente svuoti la vescica prima del test per una visualizzazione ottimale degli organi. In Neuromed sono disponibili vari radiofarmaci oltre all’FDG, come il 18F-PSMA per il tumore prostatico, 18F-DOPA per i tumori cerebrali, tracciante  per l’Alzheimer e le demenze (per approfondimenti leggi la brochure dedicata PET-TC Neuromed

Durante l’esame, il paziente può indossare abiti comodi ma deve evitare oggetti metallici che potrebbero interferire con l’esame. Al termine del test, il paziente può lasciare il reparto senza necessità di precauzioni particolari, poiché le radiazioni emesse dal radiofarmaco hanno un’emivita breve e si eliminano quasi completamente durante la permanenza in reparto. Tuttavia, l’esame è controindicato per le donne in gravidanza a causa della presenza di radiazioni anche dalla TC.

La PET è un esame diagnostico avanzato che offre informazioni cruciali per la diagnosi e il trattamento di varie patologie. La preparazione adeguata e la comprensione del processo possono aiutare i pazienti a ottenere i migliori risultati da questo importante strumento diagnostico.

 

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