Disegnare “su misura” ogni scelta di prevenzione e di terapia: questo il programma di Neurobiotech. Affinché la medicina faccia quell’indispensabile balzo in avanti che la porterà a curare e prevenire a livello non più delle malattie, ma dei singoli soggetti, ognuno con le proprie caratteristiche.

 

Neurobiotech

Un grande hub di ricerca clinica impegnato nello studio di nuove prospettive per la salute personalizzata. Una vera e propria “community” di ricerca. Un luogo dove altri Istituti, Università, Centri scientifici potranno aggregarsi per esplorare strade innovative

  • Obiettivi: Disegnare “su misura” ogni scelta di prevenzione o di terapia. Conoscere il rischio individuale, sapere come ciascuno reagirà a una certa terapia.
  • Metodi: Le ricerche in questo campo hanno bisogno di una quantità enorme di informazioni. Non solo studiare un gran numero di persone ma studiarle in modo completamente innovativo. In altre parole, “cucire” la salute addosso all’individuo.
  • Strumenti: Tecnologie di analisi “Big Data”, neurocibernetica e diagnostica avanzata, epigenetica. Campi profondamente diversi, armonizzati verso un obiettivo unico.

From big data to personalized health

  • La sfida dei Big Data: Big data significa cambiare radicalmente il modo di pensare, sia nella ricerca scientifica che in altre applicazioni. Significa raccogliere informazioni su tutto, anche su aspetti che al momento non sembrano importanti. Una rivoluzione culturale e metodologica. Non più informazioni standard per tutti ma raccolta quasi indiscriminata di dati che al momento possono apparire persino irrilevanti: ai normali dati medici e biologici si affiancano migliaia, milioni di altre informazioni. Archivi “disordinati”, raccolti con modalità completamente diverse, in occasioni diverse. In questo modo si otterranno caratteristiche estremamente definite, cruciali per una medicina “fatta su misura”.
  • Il common soil:  Con il termine “common soil” si indica l’ipotesi che malattie cardiovascolari (soprattutto quelle ischemiche come infarto e ictus), tumori (in particolare le neoplasie ormono-dipendenti come il tumore della prostata o del seno) e malattie neurodegenerative (come l’Alzheimer), considerate entità nosologiche ben differenziate, riconoscano delle condizioni predisponenti comuni. Ad esempio il diabete, la dislipidemia, la sindrome metabolica. Avrebbero inoltre radici patogenetiche comuni affondate in un terreno condiviso: l’infiammazione, l’immunità, la funzione endoteliale, il sistema della coagulazione del sangue. L’approccio dei Big data permetterà di verificare in modo decisivo se le maggiori malattie croniche degenerative siano in effetti un’unica entità, che trova nell’unicità dell’individuo e dell’ambiente che lo circonda la sua espressione fenotipica differenziata.
  • Epigenetica: Le ricerche più recenti mostrano come il codice genetico possa essere influenzato da ciò che accade all’esterno. La sequenza del DNA rimane la stessa ma le sue informazioni possono essere “spente” o “accese” in risposta all’ambiente in cui si vive, a ciò che si mangia, all’inquinamento dell’aria, alle infezioni. Una particolare abitudine alimentare, quindi, potrà cambiare il modo in cui il DNA delle cellule viene regolato. Alcune funzioni saranno attivate, altre silenziate. Gli individui non sono solo DNA: sono anche ciò che hanno vissuto e che vivono. Già nel grembo materno, dalle abitudini della mamma e dall’ambiente in cui vive si genera l’impronta epigenetica del bambino e quello che diventerà, da grande, in termini di salute e di malattia. Uno dei campi che verranno esplorati in dettaglio dai ricercatori Neurobiotech è proprio quello della possibile influenza delle abitudini alimentari della madre sull’espressione genica dei figli.
  • Cyber brain far dialogare cervello e computer: Parlare di “salute personalizzata” significa conoscere a fondo il paziente, le sue caratteristiche uniche che lo rendono diverso da tutti gli altri. Anche il suo cervello. È questa la base del Cyber Brain, la piattaforma integrata di diagnostica per immagini avanzata (“imaging”) e neurocibernetica. Neuroprotesica, robotica riabilitativa, human-computer interface, chirurgia robotica, telediagnosi e telecontrollo saranno una reale opportunità per la medicina di domani.

 

I campi di indagine del Cyber Brain

  • Diagnosi di precisione delle patologie neurologiche.
  • Miglioramento delle tecniche neurochirurgiche e dei sistemi di neuro-navigazione.
  • Informazioni sull’attività cerebrale in tempo reale.
  • Dispositivi impiantabili.
  • Neuroprotesi controllate dal pensiero.

 

Neurobiotech – Viale Thomas Alva Edison – 81100 Caserta – Italy – Tel. +39.0823.1548814